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                  	 Il pascolo 
					del gregge come richiamo turistico. Il progetto, 
					assolutamente originale e più che innovativo nella sua 
					semplicità, è contenuto in una manifestazione di 
					disponibilità che il sindaco del centro montano ha rivolto 
					ad un allevatore del posto che aveva chiesto la 
					disponibilità di utilizzazione di alcuni terreni di 
					proprietà comunale per il pascolo delle sue capre e delle 
					sue pecore. 
					Il primo cittadino di Caltabellotta, Calogero Pumilia, 
					politico di lungo corso, ritiene che l’iniziativa, utile per 
					la pulizia dei terreni comunali, sia anche un richiamo 
					turistico. E nel manifestare la massima disponibilità circa 
					una valutazione della istanza, invita l’allevatore a 
					garantire, insieme al gregge, la sua presenza in costume 
					tradizionale di pastore, con gambali e giaccone di pelle di 
					pecora. L’iniziativa è assolutamente originale e lo stesso 
					sindaco Pumilia ritiene che sarebbe senz’altro un’attrazione 
					inconsueta. Ma c’è un dubbio che ci porta a mostrare qualche 
					perplessità, pur leggendo la nota ufficiale, e con tanto di 
					protocollo, del primo cittadino. 
					L’istanza è firmata Pellegrino Leo, che sarà anche un 
					allevatore, ma è anche un ex sindaco del centro montano. 
					Vuoi vedere che la disponibilità di Pumilia in realtà 
					nasconde un retroscena politico? Recuperiamo la proposta 
					dell’allevatore-ex amministratore e scopriamo che i terreni 
					richiesti per il pascolo sono all’interno della cinta del 
					castello Conte Luna, quindi vicini al centro abitato. 
					«La mia non è affatto una provocazione -dice il professore 
					Leo - sono proprietario di un allevamento e ho chiesto la 
					concessione dei terreni sia a titolo gratuito che oneroso 
					per il pascolo, assicurando e garantendo la pulizia da erba 
					e infestanti degli stessi, oltre ai passaggi pedonali». 
					Dopo avere riscontrato la disponibilità del sindaco, Leo 
					trasmette un’altra lettera al Comune e si dice pronto a 
					vestirsi da pastore con i costumi tradizionali: «Il sindaco 
					mi 
					comunichi il calendario delle esibizioni -scrive - tenendo 
					presente la diversità climatica delle quattro stagioni». Il 
					botta e risposta sa tanto di ironico e sottile confronto 
					politico, alla luce della contrapposizione che da tempo vede 
					in campo l’ex e l’attuale amministratore. Apprendiamo, 
					infatti, che i due hanno avuto parecchi scontri e continuano 
					ad essere avversari politici, nonostante Leo oggi non 
					rivesta cariche istituzionali. Ciò non vieta però a nessuno 
					dei due di condurre in porto l’iniziativa di attrazione 
					turistica al centro del simpatico confronto. E chissà se un 
					giorno vedremo l’ex sindaco in costume tradizionale da 
					pastore.  |