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								a cura di
								Benedetto Turturici  | 
							 
							
								
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                  	Caro 
					Sindaco, leggendo quello che lei diligentemente scrive ogni 
					mese su La Voce, mi sono soffermato su quanto affermato 
					nell’articolo A bassa Voce del mese di ottobre sul Partito 
					Democratico e sul panorama politico nazionale. 
					Lei con oculatezza evidenzia che non esiste più la politica 
					di un tempo, fatta all’interno dei circoli e delle sezioni 
					di partito, ma esiste una politica padronale dove a nessuno 
					è data la possibilità di esprimere un parere magari 
					contrario, e che uno dei pochi partiti in cui esiste ancora 
					il confronto è il Partito Democratico. 
					Anch’io non mi troverei a mio agio in un partito padronale e 
					per questo nutro simpatia per il PD, ma, caro Sindaco, credo 
					che a Caltabellotta il Partito Democratico si sia 
					trasformato in Partito “ Demo-iacono “di natura stalinista. 
					Mi fa piacere leggere che alla riunione di giorno 27 
					settembre c’era in sala il Sen. Montalbano. Io lo ricordavo 
					facente parte di un altro partito, ma faccio un encomio ai 
					dirigenti provinciali perché sono stati bravi a tesserarlo 
					nel Pd (certo si parla di un ex Senatore di origine 
					diessina). 
					A Caltabellotta nelle file del Pd però succede qualcosa di 
					strano e la stranezza sta nel fatto che il responsabile del 
					PD designato alla distribuzione delle tessere in maniera 
					democratica, fa una concessione di queste in maniera “demo-iacono”. 
					E se andiamo alla etimologia del termine risulta chiaro a 
					tutti quello che intendo dire. 
					Le tessere a Caltabellotta vengono distribuite, a totale 
					discrezione del responsabile, agli amici dello stesso prima 
					di tutto; al segretario cittadino ( a nessuno importa se 
					questo, da segretario in carica in una competizione 
					elettorale non tanto lontana ,ha votato per Rifondazione 
					Comunista); ai simpatizzanti. La cosa strana è il fatto che 
					non vengano tesserate le persone che a Caltabellotta si sono 
					impegnate per la nascita del partito stesso. Tra queste 
					ricordo quelle che si sono fatte da parte per garantire 
					l’assessorato all’attuale responsabile del tesseramento; 
					ricordo ex coordinatori cittadini; ex consiglieri del PD; il 
					Presidente del Consiglio in carica; un consigliere comunale 
					facente parte della lista Camico per Caltabellotta e S.Anna 
					ed altri semplici cittadini. Di certo persone non in stretto 
					contatto con il responsabile. 
					Ora mi chiedo: forse queste persone sono state scartate 
					perché di natura moderata e non di origine stalinista o 
					perché non hanno padri protettori? 
					Di sicuro, caro Sindaco, in questo Partito Democratico di 
					Caltabellotta qualcosa non funziona e visto che la ritengo 
					ancora un democristiano e un moderato all’interno di questo 
					nuovo PD la prego di valutare attentamente quanto da me 
					scritto.  |